Tutte le norme anti-Covid per visitare i musei in sicurezza

Con le ultime disposizioni introdotte dal governo Draghi, cambiano le norme per l’ingresso nei musei e nelle ville storiche presenti sul territorio italiano. Tutte le strutture museali restano aperte e visitabili, ma è necessario rispettare alcune regole, obbligatorie per il contenimento dell’infezione da Covid-19. Le nuove misure valgono per tutti, italiani e stranieri, e sono in vigore anche nei musei dello stato Vaticano.

Ecco tutte le norme attualmente in vigore.

• L’ingresso è consentito a chi è in possesso di Green Pass Rafforzato (o Super Green Pass): la certificazione, verificabile tramite la specifica App, comprova lo stato di avvenuta vaccinazione o la guarigione da Sars-Cov-2.
Dal 31 gennaio 2022, e comunque dal compimento del centoventesimo giorno dall’inoculazione della seconda dose, sarà altresì obbligatorio esibire il Green Pass che attesti anche l’avvenuto richiamo (Booster).

• Per i turisti o i cittadini stranieri, valgono le certificazioni equivalenti per i Paesi extra-UE, ovvero certificazioni di avvenuta vaccinazione rilasciate dalle autorità sanitarie nazionali competenti estere, purché il vaccino inoculato sia stato autorizzato dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
Non sono ammessi altri generi di certificazioni, di nessuna natura o specie.

• È fatto obbligo di indossare esclusivamente mascherine del tipo FFP2.

La mascherina va indossata anche negli spazi all’aperto, continuando sempre e comunque a
mantenere la distanza di sicurezza di oltre 1 metro.

• Ciascun visitatore è sottoposto al controllo della temperatura corporea attraverso idonee strumentazioni termometriche. Il controllo è obbligatorio. L’accesso è negato a tutti coloro che hanno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.

Foto: A. Depiné – Usplash

Consigli e raccomandazioni

• Lavarsi spesso le mani

• Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

• Evitare il contatto ravvicinato con altre persone.

• Evitare l’utilizzo di ascensori.

• Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri.

Rispondi