Con il nome completo di Via Appia – Regina Viarum, la strada consolare di 900 chilometri che connette Roma a Brindisi è stata candidata a entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco – di cui diventerebbe, nel caso, il 59esimo sito italiano.
La cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura si è svolta a Roma, presso le Terme di Diocleziano.
Il progetto, promosso direttamente dal ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge 4 regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra province e città metropolitane, 73 comuni, 15 parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere. Tutte a sostenere la strada consolare che collega Roma e Brindisi, eccellente prototipo del sistema viario romano.

La via Appia “Regina Viarum” era molto di più di una strada militare o commerciale verso Oriente: era soprattutto una strada di cultura per il mondo romano e in questo aspetto culturale risiede l’elemento che le candidature Unesco richiedono. Sono stati già investiti 19 milioni di euro in restauri, conservazione e per la preparazione del dossier. Dopo la valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito, sarà inviato a Parigi.