Dopo 28 anni, l’Arco di Giano ha riaperto di nuovo al pubblico, grazie al lavoro di recupero della Soprintendenza Speciale di Roma e alla Fondazione Alda Fendi. Dallo scorso 13 novembre, il monumento è fruibile ogni sabato con ingresso libero, dalle 10 alle 14 e dall’ultima domenica di marzo, con l’ora legale dalle 16 alle 20.
Tra i principali monumenti del Foro Boario, l’Arco di Giano è l’unico arco onorario a pianta quadrangolare nel centro della città, intitolato al dio bifronte per la sua forma. Fu edificato per volontà dei figli di Costantino, dopo la morte del padre nel IV secolo. Dopo l’attentato del 28 luglio 1993, l’Arco di Giano venne chiuso per restauro e circondato da una cancellata. In questi anni è stato possibile accedervi solo in rare occasioni. Già nel 2018, Alda Fendi aveva regalato alla città la nuova illuminazione dell’Arco di Giano, firmata dai premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

In occasione della riapertura, il monumento è stato protagonista di “NU-SHU – Le parole perdute delle donne”, una performance contro il femminicidio, elaborata ad hoc dal regista Raffaele Curi.
«La mia Fondazione è felice di aprire al pubblico la prestigiosa area dell’Arco di Giano – ha spiegato Alda Fendi – e di favorire la fruizione di un importante monumento. Da 20 anni ho esplorato il mondo dei Fori Imperiali lasciando testimonianze artistiche e spettacolari. Ringrazio la Soprintendente Speciale Daniela Porro per la sua lungimiranza».

Scopri con noi la Valle del Velabro
Nel cuore di Roma, c’è un piccolo fazzoletto di città – di cui l’Arco di Giano fa parte – che rappresenta un concentrato di bellezza, storia e mito poco conosciuto, vissuto all’ombra della rinomata Bocca della Verità.
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Il percorso inizia da Piazza Bocca della Verità con il suo leggendario mascherone di marmo che un tempo era il chiusino di un pozzo, per proseguire poi verso la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, un raro e magnifico esempio di architettura medievale del VII secolo. Il tour continua alla scoperta dell’Arco di Giano con la millenaria Chiesa di San Giorgio in Velabro e il decoratissimo Arco degli Argentari, con i suoi tanti misteri.


Passeggiando lungo via di San Giovanni Decollato, il percorso prosegue verso l’omonima chiesa, fino a giungere a Piazza della Consolazione, dove si trova la rupe Tarpea, una parete rocciosa posta al lato sud del Campidoglio e dalla quale venivano gettati coloro che erano ritenuti traditori e per questo condannati a morte. Dopo aver visitato l’Area Sacra di S.Omobono, la Chiesa di San Nicola in carcere è imprigionata tra le rovine di ben tre diversi templi romani.
Questo “magico cerchio” si chiude da dove è partito il nostro viaggio, ovvero piazza Bocca della Verità, scoprendo il Foro Olitorio e il Foro Boario e il perché i due templi esistenti si sono conservati in condizioni tanto integre.
Roma, oltre alle sue mille bellezze, è anche ricca di magie e riti misteriosi. Scoprili con noi!
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